Ristrutturazione Palaghiaccio

Lettera posta all’attenzione dei Consiglieri Comunali in occasione della Commissione del 7 dicembre

“All’attenzione della Commissione Consiliare n. 9 del 07/12/2020.

Il motivo per cui chiediamo attenzione è molto semplice: Vi invitiamo a riprendere in mano il progetto di ristrutturazione del Palaghiaccio e rivalutare almeno la profondità delle vasche. Sta per essere commesso un errore i cui danni a livello sociale saranno gravissimi. Il progetto che ha vinto, così com’è, priva la città di un servizio che non viene offerto da nessun altro sul territorio. Vorremmo essere sicuri che sappiate bene ciò che Vi è chiesto di valutare. E’ comprensibile che ogni Consigliere non possa conoscere bene tutto e, magari con un po’ di superficialità, abbia accettato un pacchetto molto ben confezionato. Il progetto che ha vinto il bando di riqualificazione del Palaghiaccio, così com’è, danneggia drasticamente il lato acqua e, di conseguenza, tutto il movimento sportivo che ruota intorno alla piscina.

VASCA PICCOLA

La vasca piccola, che attualmente è di 80-90 cm, viene aumentata a 1.25 m., traducendosi in un danno per l’attività didattica di base per i più piccoli a favore del fitness in acqua.

Infatti, viene limitata notevolmente la possibilità di offrire corsi di avviamento al nuoto per bambini piccoli (2 anni e mezzo – 4 anni): la loro altezza non permette di esplorare la vasca in relativa autonomia e sicurezza, e sarebbe necessario l’utilizzo costante di ausili didattici o la presenza di un istruttore per uno o massimo due bambini. Attualmente ciascun istruttore segue cinque o sei bambini in totale sicurezza; l’innalzamento del livello dell’acqua è una tipica caratteristica da club privato che ha una possibilità di apprendimento più restrittiva e costi per le famiglie più elevati. Si tratta di un aspetto che non rispecchia le indicazioni contenute nel bando, cioè quelle di favorire l’apprendimento del nuoto per tutti (per tutte le età e per tutti i portafogli). Naturalmente, il fitness in acqua è più remunerativo per il gestore rispetto al nuoto di base.

VASCA GRANDE

Si passa da un’attuale profondità della vasca grande di 1.90-2.10 m., a una profondità ridotta a 1.22 -1.50 m.. Questa profondità preclude totalmente la possibilità di praticare la pallanuoto che ha bisogno di un’altezza minima di 1.80 m. (poiché non si deve poter toccare con i piedi), e limita molte altre esperienze natatorie. Non permettere di praticare pallanuoto significa impedire a circa 100 atleti dai 10 ai 55 anni di proseguire il loro percorso di crescita e di salvaguardia della salute psico-fisica. Noi vediamo la pallanuoto come strumento educativo che permette di creare contesti di gruppo in cui il singolo cresce attraverso le relazioni tra pari, e come sostegno alle famiglie nel far crescere i propri figli in contesti sani e con caratteristiche differenti da quelle proposte dall’agonismo estremo. Per gli atleti più “maturi”, la pallanuoto rimane un efficace strumento per aver cura del proprio corpo e per mantenere vive relazioni sociali significative. Contrariamente a quanto affermato in precedenti riunioni della Commissione Sport, nell’attuale vasca del Palaghiaccio è possibile disputare partite di pallanuoto per le quali è necessaria una profondità di 1.80 m. (campionato PallanuotoItalia).

L’attività di pallanuoto rappresenta pedagogicamente uno stimolo anche per coloro che praticano il nuoto, che, dopo aver raggiunto buoni livelli e aver provato anche l’emozione delle competizioni, proseguono il loro percorso di crescita sportiva dedicandosi – in abbinamento o in alternativa – a una nuova disciplina. Si tratta di circa 150 atleti iscritti al campionato di nuoto del Centro Sportivo Italiano (CSI), che propone competizioni sportive accessibili anche per coloro che non perseguono finalità agonistiche.

Abbiamo ragione di credere che sia gli atleti della pallanuoto sia quelli del nuoto non troveranno spazio nelle altre piscine; la nostra recente esperienza di chiusura obbligata per “problemi tecnici” (non per covid-19) dal primo giugno ce lo ha dimostrato. Nelle parole di rassicurazione ricevute dal Sig. Sindaco nei mesi estivi, era chiara la totale mancanza di conoscenza specifica della realtà delle piscine di Varese: ci era stato assicurato che avremmo trovato spazio-acqua presso altri impianti, ma ogni piscina lavora già a pieno regime. Inoltre, nel circuito delle piscine di Varese non è mai mancato un equilibrio delle parti nella consapevolezza della tipologia dell’offerta di ogni società. Sei interessato a fare nuoto agonistico? Vai alla Robur. Sei interessato a fare pallanuoto a livello federale? Vai alla VON. Ti piace praticare nuoto e pallanuoto con un impegno più blando, pur partecipando a gare e campionati? Vai al Palaghiaccio. Per chi invece cerca un centro fitness dove poter fare anche qualche attività in acqua, la scelta spazia, secondo parametri personali, tra i numerosi club privati di Varese, che saranno penalizzati dalla realizzazione di una vasca concorrenziale come quella prevista nel progetto del nuovo Palaghiaccio.

Nonostante si stia parlando della creazione di un importante centro sportivo nell’area ex-Aermacchi, il problema della mancanza di una piscina con le caratteristiche come quelle dell’attuale Palaghiaccio non può essere risolto pensando di utilizzare questa nuova struttura che sarà operativa tra diversi anni. Il problema sussiste già ora: questo settembre, sette nostri atleti su otto non hanno proseguito l’attività sportiva natatoria, non per l’emergenza sanitaria, ma perché non ci sono altri impianti che offrono lo stesso servizio con logiche inclusive e senza sbarramenti all’ingresso. Pensiamo sia rispettoso interrogarsi in merito al futuro di tutti questi atleti, non focalizzandosi unicamente sulle esigenze di profitto del gestore.

TUTELA DI UNA PICCOLA MA EFFICACE REALTA’ SPORTIVA TERRITORIALE

Happy Sport Team (HST) è una una società sportiva inclusiva, che opera all’interno del Palaghiaccio, lato acqua, da parecchi anni; alcuni tecnici già dal 1991. Nonostante le difficoltà legate alle condizioni precarie dello stabile, siamo riusciti negli anni a creare una realtà consolidata con oltre 1000 associati; circa 150 atleti impegnati nel campionato di nuoto (Centro Sportivo Italiano) e 90 atleti impegnati nel campionato di pallanuoto (PallanuotoItalia); con 24 collaboratori e 6 dipendenti a tempo indeterminato, condizione molto difficile da offrire in ambito sportivo.

In un impianto natatorio come quello previsto nel progetto che si è aggiudicato il bando, HST non potrà proseguire le proprie attività.

Siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri ragazzi, ma le uniche preoccupazioni che sentiamo risuonare intorno al Palaghiaccio sono, sempre e solo, legate al lato ghiaccio: adesso le luci sono puntate sulla pista provvisoria, giustamente, ma una luce, anche solo d’emergenza, che rifletta i problemi del settore-piscina? Nessuno ci ha mai interpellati e con circa 30 anni di esperienza sul campo avremmo potuto suggerire quali fossero i reali bisogni; non è stata svolta alcuna analisi preliminare finalizzata all’individuazione delle necessità del settore. Ascoltateci almeno adesso.

La nostra Amministrazione sta mettendo un impianto comunale nelle mani di un gestore privato per 36 anni e lascia per strada un intero movimento sportivo per tutelare il profitto del privato; è davvero questo quello che volete?

Commettere errori per superficialità è grave, ma rimediarvi per aver capito la gravità delle conseguenze è una dimostrazione di grande senso di responsabilità da parte dei nostri amministratori. Con questo ci appelliamo al Vostro senso di responsabilità civica in vista del “soddisfacimento dei bisogni collettivi per lo sviluppo sociale della Comunità varesina” (Art. 8, Statuto Comunale) che rappresentate.

Il Palaghiaccio è una struttura pubblica che ha una finalità pubblica e sociale; è dunque obbligo dell’Amministrazione garantire che tale funzione sia osservata.

Confidando nella Vostra attenzione,

Consiglio Direttivo di Happy Sport Team

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